Progetto “Sulla stessa barca”
In barca a vela per sconfiggere la povertà educativa
L’associazione velica Safira Sailing, sta lavorando ad un nuovo progetto di Velaterapia dal nome “Sulla stessa barca”. Il progetto è rivolto a bambini ed adolescenti di età compresa tra 11-17 anni immersi in contesti sociali svantaggiati e/o caratterizzati da disagio familiare, precarietà occupazionale e deprivazione materiale che rischiano di privare o compromettere il loro diritto ad apprendere, formarsi, sviluppare capacità, competenze e coltivare le proprie aspirazioni e talenti. Durante l’arco di 12 mesi, verranno coinvolti 63 bambini/adolescenti scelti in collaborazione con le comunità alloggio per minori del territorio e le scuole medie inferiori e superiori del comune di Trapani che insistono in aree territoriali e quartieri svantaggiati e che spesso hanno un’utenza a rischio.
Attraverso le attività svolte in barca a vela si amplificano alcune dinamiche di gruppo che stimolano i ragazzi a mettersi alla prova in un contesto del tutto nuovo, in cui scoprire le proprie capacità e testare i propri limiti. La navigazione a vela stimola l’assunzione della responsabilità di ogni membro dell’equipaggio verso l’altro, la consapevolezza della necessità di mettere in sicurezza se stessi e gli altri, la capacità di restare nel proprio ruolo e contemporaneamente rispettare i ruoli altrui, ed infine l’accettazione dell’esigenza di aderire a regole ed ordini precisi impartiti dal comandante. La barca diventa un ambiente in cui si crea un clima collaborativo e partecipativo, dove ognuno può ritagliarsi un ruolo specifico, sperimentando le proprie attitudini comportamentali e relazionali: un’occasione, insomma, per sviluppare la propria personalità.
L’attenzione è continuamente sollecitata da nuovi stimoli e decisioni da prendere velocemente: questo migliora la concentrazione, la propria consapevolezza corporea, la capacità di problem solving, l’esercizio alla gestione di emozioni, dubbi e paure. Un vero e proprio lavoro terapeutico che favorisce la presa di consapevolezza di sé e nutre l’autostima. L’attività in barca a vela ricrea una piccola comunità con le proprie regole, i propri ruoli, i propri diritti e i propri doveri. Una comunità immersa in un contesto ambientale che prevede il contatto con il mare, l’esposizione al sole, al vento e agli altri elementi naturali che esercitano un effetto positivo sul benessere generale e che aiutano a relativizzare i pensieri quotidiani.
Per i bambini può diventare un’esperienza di autonomia e di gioco, per gli adolescenti un’occasione per sperimentarsi lontano dai genitori, imparando attraverso un canale educativo informale e inconsueto che predilige metodi pedagogici del tipo “learning by doing”, acquisendo capacità che esulano dalla quotidianità: la barca a vela, dunque, non solo come momento riabilitativo, sportivo e ricreativo ma come opportunità di maturazione e crescita. Un’occasione per adolescenti e bambini per sperimentarsi fuori dalla “zona di comfort” in un contesto nuovo e facilitante, lontano dai propri riferimenti abituali che molto spesso sono responsabili inconsapevoli del circolo vizioso che condiziona e demoralizza i soggetti.